Gariwo
https://it.gariwo.net
Gariwo

Ambrogino d'oro a Gariwo
la diretta della premiazione

Ambrogino d'oro a Gariwo

Ultimi Articoli

L'espansione dei coloni israeliani, un grande ostacolo alla pace

Negli ultimi dieci anni il numero dei coloni israeliani è continuato a crescere: oggi sono circa 700mila quelli che vivono nei territori della Cisgiordania e a Gerusalemme Est. I coloni messianici hanno l'obiettivo di creare una situazione di fatto che porti a riconoscere la Cisgiordania come territorio israeliano. La maggior parte dei giuristi internazionali ritiene che questi insediamenti violino la Quarta Convenzione di Ginevra, che vieta il trasferimento di popolazione nei territori occupati. La comunità internazionale considera le colonie israeliane in Cisgiordania come un grande ostacolo per il raggiungimento della pace nella regione. Di Cristina Giudici


Bruno da Cunha Araújo Pereira

Bruno da Cunha Araújo Pereira è stato un attivista brasiliano che ha dedicato tutta la sua vita alla difesa dei diritti dei popoli indigeni. A causa delle sue attività è stato più volte minacciato da gruppi criminali della zona, interessati a strappare agli indigeni i territori ricchi di materie prime come legna, pesci, animali, minerali. Dal 2018 inizia a collaborare con un giornalista Dominic Mark Philips, conosciuto come Dom. Tra loro nascerà una collaborazione e un’importante amicizia che li legherà fino alla fine. I due scompaiono insieme, quattro anni dopo, alle prime luci dell’alba.


I sovranismi si contrastano assumendosi le responsabilità del presente

L’ideologia sovranista un effetto immediato, però, lo ottiene in ogni caso: quello di iniettare intolleranza e violenza nelle relazioni sociali e quello di generare sfiducia nel metodo democratico di affronto e soluzione dei conflitti. C’è un modo per opporsi a tale deriva? Un modo praticabile da tutti e da ognuno? Il metodo è sempre lo stesso: una ragione discernente, che si assume le responsabilità del momento presente. Essa precede la società, la politica, le istituzioni. È stata data in dote a ciascuno. È il fondamento e il presupposto della presenza di ciascuno di noi su questo pianeta. Di Giovanni Cominelli


Xinjiang: interessi commerciali e geopolitici silenziano la causa uigura

Nello Xinjiang non ci sono solamente in gioco interessi economici. Il crescente ascendente diplomatico esercitato da Pechino sui paesi musulmani ha portato questi ultimi a disinteressarsi, con finalità geopolitiche, alla causa degli uiguri. Così facendo, il processo di “sinizzazione” della regione è stato agevolato. Di Lorenzo Lamperti, China Files


Il Nagorno-Karabakh tra ieri e oggi

Oggi gli armeni devono sentirsi orgogliosi della resa di fronte alla violenza, hanno preferito salvare vite piuttosto che combattere per un pezzo di territorio. Per gli armeni l’”uomo” è più importante della terra su cui abita. E questo è un monito che l’antichissima civiltà armena scaglia contro i possessori, i conquistatori, i conservatori di un pezzo di terra che stanno imbrattando il mondo di cadaveri. Di Pietro Kuciukian


La poesia come resistenza al genocidio culturale

Come Gariwo siamo stati chiamati a partecipare a diverse eventi di lettura di poesie ucraine. Qualcuno ci ha chiesto come giustificare la nostra presenza, visto che tendenzialmente non ci occupiamo di poesia. Anzi, in prima impressione i genocidi e la loro prevenzione possono sembrare tematiche assai prosaiche, lontanissime dalle composizioni poetiche. Eppure uno dei tipi di genocidio descritti dal coniatore di questo termine, Raphael Lemkin è un genocidio di tipo culturale, in cui si cerca di cancellare ogni richiamo alla cultura propria di un popolo. Questo include la lingua, i nomi delle persone, persino i cartelli stradali. Di Joshua Evangelista


Guerra in Medio Oriente

Sappiamo che è possibile vivere in pace

Ci sarà il giorno dopo e ce la possiamo fare. Sappiamo che è possibile vivere in pace con i palestinesi perché da settant’anni lo stiamo facendo, con i cittadini arabi israeliani, palestinesi esattamente come quelli di Gaza e della Cisgiordania. Riusciremo a ricostruire un paese normale con un governo normale con confini ben chiari e definiti? Riusciremo a dimostrare che è possibile essere creativi non solo in start up e high tech, ma anche in politica, guardando la realtà negli occhi, senza illusioni? Non lo so. Lo spero davvero. Di Manuela Dviri da Tel Aviv


Il dibattito etico e morale sull’intervento di Israele a Gaza

Difendersi da un attacco caratterizzato da violenza inaudita significa rompere gli argini di qualsiasi morale e spazzare via l’umanità che dovrebbe sorreggere le azioni dei popoli di tutto il mondo? E quali possono essere le conseguenze? A sollevare a gran voce la questione sono stati 44 accademici dell’Università di Oxford, che in una lettera aperta datata il 20 ottobre e indirizzata al Primo Ministro e al leader dell’opposizione del Regno Unito, hanno chiesto che le istituzioni spingessero per “un’immediata cessazione dell’attacco di Israele contro Gaza”, definito “moralmente disastroso”, ma invocando anche il rilascio da parte di Hamas degli ostaggi israeliani.


Ripensare una nuova strategia per combattere l'antisemitismo

L’apertura universale è la forma più alta di lotta all’antisemitismo perché fa comprendere che ogni odio verso qualsiasi uomo inquina la vita di tutti e spesso alimenta lo stesso pregiudizio antiebraico. Purtroppo, raramente qualcuno si muove in soccorso dell’altro se non comprende che il male che stanno facendo a questo lo tocca personalmente, perché anche se non è un ebreo gli potrebbe capitare la stessa cosa, qualora l’odio diventasse una modalità della politica, come avviene nei regimi fondamentalisti o nelle autocrazie. Per questo, è un grave errore immaginare una strategia contro l’antisemitismo basata esclusivamente sulla compassione e sulla difesa della propria alterità. Di Gabriele Nissim, presidente di Gariwo 


Quelle violenze di genere dimenticate da chi manifesta

25 novembre. Un mare di manifestanti nelle vie di Roma contro il femminicidio, dopo l’assassinio di Giulia. Accanto a un grande manifesto con la scritta “Palestina Libera”, allo sventolare di bandiere palestinesi e al richiamo esplicito alla questione palestinese - simboli che ci informano della volontà della manifestazione di estendere le sue parole d’ordine al campo internazionale - non troviamo, come invece ci saremmo aspettate, alcun riferimento ad alcuni casi recenti e assai scottanti di violenza di genere, dall'Iran, all'Afghanistan, agli stupri di guerra perpetrati da Hamas il 7 ottobre. Di Anna Foa


GariwoNetwork

Le sei parole del metodo di Gariwo per i Giardini dei Giusti

Il discorso d'apertura di Gabriele Nissim al GariwoNetwork2023.
Lo scrittore israeliano Assaf Gavron insegna ai suoi studenti un esercizio: spiegare un concetto complesso in sei semplici parole. Qualsiasi nuova idea che viene comunicata confusamente – come quando un oratore, un politico o un docente non sono in grado di comunicare con semplicità un pensiero e farsi comprendere dal pubblico - manifesta una mancanza, una scarsa elaborazione di un contenuto. Se non si è chiari dentro, non si può essere chiari fuori. Quali sono allora queste parole, e la nostra formula, che abbiamo sintetizzato nel metodo Gariwo e su cui vi invitiamo a discutere? Ecco le nostre sei parole. Questa è la nostra scommessa per il futuro. 


La galleria fotografica

Il 24 e il 25 novembre si è tenuto a Milano il Gariwo Network 2023, l'appuntamento annuale pensato per tutte le persone interessate alle storie dei Giusti e impegnate nella loro diffusione. Scopri la galleria fotografica della due giorni di eventi! 


Giusti 2024

I nuovi Giusti per la cerimonia 2024 al Giardino di Milano

Altiero Spinelli, Vera Vigevani Jarach, Jurij Dmitriev e Narges Mohammadi sono le figure che verranno onorate come nuovi Giusti nel 2024. Lo ha deciso l’Assemblea dell’Associazione per il Giardino dei Giusti di Milano - formata dalla Fondazione Gariwo, l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e il Comune di Milano – che ha scelto anche il tema per le celebrazioni del 6 marzo al Giardino del Monte Stella di Milano. La Giornata dei Giusti dell’umanità 2024 sarà titolata "Memoria e responsabilità. L’esempio dei Giusti davanti alle sfide del nostro tempo".


Altiero Spinelli

Milano, 3 giugno 1927. La polizia fascista fa irruzione in un bar del centro e arresta un giovane che non ha ancora compiuto vent’anni. È “un elemento pericolosissimo”, che “ha sempre esercitato deleteria attività sovversiva, tanto fra gli operai quanto fra gli studenti”. A definirlo così è il Tribunale speciale fascista per la difesa dello Stato, che qualche giorno più tardi lo condanna a 16 anni e 8 mesi di reclusione. Quel giovane si chiama Altiero Spinelli.


Vera Vigevani Jarach

Dietro il suo sguardo malinconico, Vera Vigevani Jarach nasconde le ferite profonde segnate da due dittature, che in epoche diverse l’hanno privata in modo straziante degli affetti più cari. Un nonno deportato e morto ad Auschwitz nel 1943, una figlia non ancora diciottenne rapita, uccisa e fatta sparire dai militari golpisti argentini poco più di tre decenni dopo.


Jurij Dmitriev

Jurij Dmitriev è uno storico russo, direttore della sezione regionale della Carelia di Memorial. Dmitriev è stato l'autore dei “libri della memoria”, antologie contenenti migliaia di nomi e biografie di vittime dello stalinismo, e ha rinvenuto i siti di fucilazione sovietici di Sandormoch e Krasnyj Bor. A partire dal 2014, quando ha pubblicamente denunciato l’occupazione della Crimea da parte della Russia alla presenza di funzionari locali, egli è stato sottoposto a pressioni crescenti e a tre processi, che hanno portato alla sua condanna a 15 anni di colonia penale, nonostante tutte le perizie indipendenti avessero smentito le tesi dell’accusa.


Narges Mohammadi

Narges Mohammadi ha dedicato la sua vita a combattere la teocrazia iraniana e le sue leggi che hanno imposto il velo come vessillo dell’oppressione. Ha cominciato a entrare ed uscire dal carcere dagli anni Novanta, quando aveva sostenuto la campagna elettorale del riformista Mohammad Khatami, eletto presidente nel 1997 e nel 2001 grazie al voto delle donne e dei giovani che allora si illusero di poter ottenere delle riforme e più diritti per le donne. Nel 2023 ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace.


Recensioni

Souvenirs of War

Souvenirs of War è l'ultimo documentario del regista bolzanino Georg Zeller. Il modo in cui Zeller racconta la guerra in Bosnia degli anni '90, uno dei più sanguinosi conflitti in Europa dopo la Seconda guerra mondiale, è proprio ciò che rende questo documentario così interessante. La sua telecamera attraversa i posti tragici che sono diventati attrazioni turistiche, muovendosi lungo una linea sottile tra turismo oscuro e memoria empatica. Recensione di Tatjana Dordevic


"Non ti manchi mai la gioia", l'ultimo libro di Vito Mancuso

L’ultima opera del teologo e filosofo Vito Mancuso ha come sottotitolo “Breve itinerario di liberazione”: da cosa? Dalle trappole del nostro tempo che, attenti bene, non sono le difficoltà o le situazioni problematiche che ogni giorno affrontiamo. Trappola è piuttosto tutto ciò che ci lega in modo insostenibile ma senza il quale non possiamo vivere. L'autore traccia, attraverso piccoli ma possibili pensieri giusti, un percorso di liberazione che apre alla gioia. Recensione di Arianna Tegani


  • Chi siamo

    Gariwo è l’acronimo di Gardens of the Righteous Worldwide.

    Siamo una ONLUS con sede a Milano e collaborazioni internazionali.

    Dal 1999 lavoriamo per far conoscere i Giusti: pensiamo che la memoria del Bene sia un potente strumento educativo e serva a prevenire genocidi e crimini contro l'Umanità.

    Per questo creiamo Giardini dei Giusti in tutto il mondo e usiamo i mezzi di comunicazione, i social network e le iniziative pubbliche per diffondere il messaggio della responsabilità. Dal Parlamento europeo abbiamo ottenuto la Giornata dei Giusti, che ogni anno celebriamo il 6 marzo.

    La nostra attività è sostenuta da istituzioni, scuole, volontari, da un Comitato scientifico internazionale e dai nostri “Ambasciatori”.

  • I Giardini dei Giusti

    I Giardini sono come libri aperti che raccontano le storie dei Giusti.

    Sono spazi pubblici, luoghi di memoria ma anche di incontro e di dialogo, in cui organizzare iniziative rivolte a studenti e cittadini per mantenere vivi gli esempi dei Giusti non solo in occasione della dedica dei nuovi alberi, ma durante tutto l’anno.

    Il Giardino di Milano è nato nel 2003 nel parco del Monte Stella. Nel 2008 si è costituita l’Associazione per il Giardino dei Giusti - formata da Comune di Milano, Gariwo e UCEI - che ne cura le attività.

    Ogni anno sorgono nuovi Giardini nelle città e nelle scuole, in Italia e nel mondo. Il nostro obiettivo è creare una rete diffusa per connettere tutti i soggetti interessati a questi temi.

  • La Giornata europea dei Giusti

    Il 10 maggio 2012 i deputati di Strasburgo hanno accolto l’appello di Gariwo - sottoscritto da numerosi cittadini ed esponenti del mondo della cultura - istituendo la Giornata europea dei Giusti il 6 marzo, data della scomparsa dell'artefice del Viale dei Giusti Moshe Bejski. A partire dalla definizione di Yad Vashem, abbiamo esteso il concetto di Giusto sino a includere quanti, in ogni parte del mondo, hanno salvato vite umane in tutti i genocidi e difeso la dignità umana durante i totalitarismi.
    Dal 7 dicembre 2017 la Giornata dei Giusti è solennità civile in Italia: ogni anno il 6 marzo celebriamo l’esempio dei Giusti del passato e del presente per diffondere i valori della responsabilità, della tolleranza, della solidarietà.

  • La Carta delle responsabilità 2017

    La Carta delle responsabilità 2017 nasce dalla riflessione collettiva proposta da Gariwo con il ciclo di incontri La crisi dell’Europa e i Giusti del nostro tempo, organizzato in collaborazione con il Teatro Franco Parenti e con il patrocinio dell’Università degli Studi di Milano e della Fondazione Corriere della Sera
    La Carta, ispirata all’esperienza di Charta ’77 e sottoscritta da importanti personalità della cultura e della società, rappresenta il nostro impegno etico per la memoria del Bene e l’educazione alla responsabilità, per riaffermare il valore della pluralità in contrapposizione alla cultura dell’odio e del nemico.

GariwoNetwork

Perseveranza, empatia e giustizia: il futuro secondo la rete dei Giardini dei Giusti

GariwoNetwork è un movimento culturale di persone che si fanno portatori del messaggio dei Giusti, onorati nei circa 250 Giardini dei Giusti di tutto il mondo.
I Giardini dei Giusti sono luoghi di memoria attiva
, definiti da alcuni dei partecipanti il “cultural plasma” della società e generatore di comunità educante, portatrice dei valori dei Giusti: empatia, perseveranza, responsabilità individuale.
Quale futuro per la rete?

Gariwo: il Metodo

Un documento formativo e informativo che riflette sulle attività che la Fondazione Gariwo realizza - attraverso, ad esempio, la costruzione dei Giardini dei Giusti in tutto il mondo, la promozione di progetti didattici nelle scuole, la pubblicazione su gariwo.net di analisi e approfondimenti sull'attualità e sul tema della Memoria - da più di vent'anni, così come sulle finalità educative che intende perseguire. Si può scaricare gratuitamente. Di Gabriele Nissim e Francesco M. Cataluccio

GariwoNetwork 2023

Il GariwoNetwork, l’appuntamento annuale pensato per tutte le persone interessate alle storie dei Giusti e impegnate nella loro diffusione, è tornato a Milano. I lavori sono stati aperti venerdì 24 novembre con la conferenza plenaria Riflessi di mondo e si sono conclusi il giorno successivo, con la proiezione del film L’ultima volta che siamo stati bambini. Gli ospiti e relatori della due giorni di eventi sono stati: Gabriele NissimCristina Dell'AcquaAndrea GraziosiClaudio Bisio e Anna Foa.

Progetto Genesi

La tappa di Brescia

La terza ed ultima tappa della seconda edizione di Progetto Genesi. Arte e Diritti Umani, si svolge a Brescia, Capitale della Cultura 2023 insieme a Bergamo, al Museo di Santa Giulia, dal 11 novembre al 28 gennaio 2024.

Nuova uscita

I Giusti e lo sport

I Giusti e lo sport (Cafoscarina, CAMPO LIBERO, 2023) è il racconto di venti storie di atleti che hanno scelto il Bene e la Verità. Sono storie in cui per una volta gli atleti hanno infranto il dogma che lo sport debba essere un mondo che basta a se stesso e chi ci si dedica debba dimenticarsi di quello che succede intorno a lui. CAMPO LIBERO è la collana di libri nata dalla collaborazione tra la Fondazione Gariwo e la Libreria Editrice Cafoscarina.

Proteggi le mie parole

Un progetto per dare voce ai prigionieri politici russi

Il prigioniero politico è una figura che nella Russia di Putin è ancora drammaticamente attuale. Proprio per tale ragione, Memorial Italia ha organizzato una lettura a più voci delle ultime dichiarazioni di alcuni di loro, riportate nel libro Proteggi le mie parole. Anche la Fondazione Gariwo ha deciso di aderire a questa iniziativa.

Storie di Giusti - S2

Il podcast di Gariwo

Ci sono persone comuni che a un certo punto della loro vita, di fronte a ingiustizie e persecuzioni, hanno deciso da che parte stare, anche a costo di privazioni o, in molti casi, della propria vita. A Milano esiste un luogo dove queste persone vengono onorate. Si chiama Giardino dei Giusti di tutto il mondo. Questa serie di podcast racconta le loro storie, attraverso le testimonianze di familiari, amici, storici, giornalisti e scrittori. Ascolta la nostra season 2!

Il Memorioso

"Il Memorioso. Breve guida alla memoria del bene"

Lo spettacolo teatrale che porta in scena le avventurose storie dei Giusti si sta arricchendo di nuove sfumature e di nuovi "memoriosi". Il laboratorio teatrale del Memorioso ospitato dal Centro Culturale Asteria di Milano e con la compagnia Oderstrasse ha formato nuovi attori per raccontare sempre più storie di Giusti. Clicca per scoprire come portare lo spettacolo nella tua scuola o nella tua città!